
In questa infografica, trovate una rappresentazione grafica delle principali istituzioni e funzionari del regno longobardo.
Innanzitutto va fatta una differenziazione tra le istituzioni “centrali” dello stato longobardo (a sinistra) e quelle periferiche. Il primo era quello che i Longobardi chiamavano “Palazzo”, la sede regale a Pavia ospitata fisicamente nel grande palazzo regio costruito da Teodorico ad inizio VI secolo, e poi più volte abbellito e ampliato dai sovrani longobardi. Quanto ai secondi, queste erano le istituzioni locali, distribuite sul territorio.
Nel Palazzo c’erano più ufficiali, a loro volta dotati di collaboratori e – spesso – anche di rappresentanti sul territorio. In particolare abbiamo:
- Marpahis (equivalente del Comes Stabuli tardo romano, il conestabile): capo della guardia reale, originariamente il capo delle stalle
- Stolesaiz: il “ministro del tesoro”, in sostanza incaricato della spesa del palazzo centrale. Nel sistema longobardo, molto inferiore ai tempi romani perché l’esercito non è professionale.
- Maior Domus: il “maggiordomo” altri non è che il capo del personale di palazzo. In quanto persona a stretto contatto con il sovrano, può avere – come nel caso del regno franco – un ruolo quasi di Primo ministro, anche se sembra che il suo ruolo fosse di più basso profilo in terra longobarda.
- Primicerius: il “primo notaio” del regno è in sostanza il capo della burocrazia di palazzo, incaricato delle comunicazioni del regno, della stesura delle leggi, dei proclami, delle negoziazioni con le potenze straniere e di mille altri incarichi. Ha alle sue dipendenze un buon numero di notai ospitati a palazzo.
- Vesterarius: custode dei gioielli e dei vestiti della corona. Può essere incaricato anche di altri compiti.
- Actionarius: il ministro delle finanze, è incaricato di riscuotere le tasse – per lo più dazi doganali – dovuti al Re. Ha suoi rappresentanti in tutti i porti fluviari e di mare, oltre che nei valichi e nelle principali fiere del regno.
Questi gli ufficiali principali della sede centrale, il palazzo. Quanto agli ufficiali locali, questi si dividono nei grandi uffici del Regno (i Giudici) e nei ruoli inferiori.
- Dux/Duces (Duca, Duchi): sono originariamente i più potenti ufficiali longobardi, inizialmente quasi delle cariche autonome a capo di distretti di dimensione municipale (c’era un duca in sostanza per ogni principale città del Nord Italia). Nel sistema millesimale adottato dai Longobardi prima di entrare in Italia, erano i comandanti di circa mille soldati. Era probabilmente una carica a vita, ma comunque non ereditaria visto che andava confermata dal Re.
- Gastaldi: originariamente l’amministratore delle proprietà del Re (equivalente della “res privata” tardoantica), il Gastaldo con il tempo – almeno da Rotari in poi – diviene un pari di grado del Duca. Collettivamente, quindi, Duchi e Gastaldi sono detti – nelle loro funzioni giudiziarie – “Giudici”.
- Sculdasci: erano funzionari minori, alle dipendenze di Gastaldi e Duchi e che controllavano di solito una “Sculdascia”, un territorio di qualche villaggio facente capo ad una città (con Duca o Gastaldo). Gli Sculdasci avevano un tempo un ruolo militare – sono detti anche Centenari, ovvero comandanti di 100 soldati – ma con il tempo la loro funzione principale divenne quella di piccolo ufficiale della giustizia, di polizia e di gestione delle piccole cause finanziarie tra privati.
- Decani: sotto gli Sculdasci, erano probabilmente dei capivillaggi di insediamenti piuttosto piccoli. Originariamente sottoufficiali militari dell’esercito a capo di dieci “Arimanni” o soldati liberi.
- Saltarii: controllano in demanio del Regno: i boschi e i sentieri di “proprietà” regia.
Per maggiori informazioni, ascoltate il podcast!
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