Le stirpi reali dei Longobardi: gli ultimi Lethingi-Bavaresi e il passaggio di testimone a Liutprando
Dopo il lungo regno di Rotari (636-652) e quello breve di suo figlio Rodoaldo (sotto la tutela della regina Gundeperga, figlia di Teodolinda) il regno tornò direttamente nelle mani dei Leithingi-Bavaresi, ma del ramo cadetto della famiglia, discendente del fratello di Teodolinda, Gundoaldo, duca di Asti.
Ariperto I, figlio di Gundoaldo prese il regno nel 653 e lo tenne fino alla sua morte nel 661, quando gli successero brevemente i figli Perctarito e Godeperto, che furono però usurpati da Grimoaldo, duca di Benevento e discendente della dinastia dei Gausi (il clan di Alboino).
Perctarito recuperò il regno alla morte di Grimoaldo, nel 671, e regnò fino al 688. Re pacifico, raggiunse un accordo generale con l’Impero romano intorno al 680. Suo figlio Cunicperto riformò la chiesa – ponendo fine allo scisma di Aquileia – e la moneta, regnando (pur con la rivolta di Alechis) fino al 700.
Alla morte di Cunicperto si scatenò una lotta tra il ramo di Perctarito e quello di Godeperto della famiglia bavarese: il figlioletto di Cunicperto – Liutperto – fu acclamato Re sotto la tutela di Ansprando duca di Asti, ma Ragimperto (figlio di Godeperto) riuscì ad imporsi nella battaglia di Novara (701), prendendo il potere. Alla sua morte, poco dopo, Ariperto II combattè un nuovo round di lotte contro Ansprando e Liutperto: riuscì a mandare in esilio il primo e uccidere il secondo, regnando poi pacificamente dal 702 al 712.
Quell’anno Ansprando tornò dal suo esilio in Baviera con un forte esercito e si impose su Ariperto, che morì a Pavia dandosi alla fuga. Anche Ansprando però (che apparteneva più alla generazione precedente) morì poco dopo. Il Gairethinx, per evitare nuove lotte, decise allora di passare la corona al figlio di Ansprando: Liutprando. Il più grande Re dei Longobardi.
Le stirpi reali dei Longobardi: i Lethingi-bavaresi
In questa nuova genealogia, ripercorriamo le vicende della più potente famiglia longobarda: i Lethingi (o Lethingi-Bavaresi). E neanche la loro intera storia (che arriva al 712).
I Lethingi dominarono sui longobardi – con tutta probabilità – per l’intero periodo dalla fine del V alla metà del sesto secolo. Il loro re Wacho (Vacone) è particolarmente importante: visse ai tempi della guerra greco-gotica. Suo figlio Waltari fu però usurpato dal suo reggente, Audoin dei Gausi (padre di Alboin).
Eppure la figlia di Wacho, Waldrada, dopo aver sposato un re franco divenne sposa del primo vero duca dei Bavaresi, Garibald I. Da lei nacque Teodolinda, che andò in sposa ad Authari.
Nel 590, Teodolinda gestì la successione sposando Agilulfo e poi regnando come reggente dal 616 ad almeno il 624, per conto di suo figlio Adaloaldo che fu però usurpato dal cognato Ariolado, sposo di Gundeperga.
Arioaldo fu re fino al 636, poi Gundeperga sposò il nuovo re Rotari e fu brevemente reggente di suo figlio Rodoaldo, prima che il cugino Ariperto I (figlio di Gundoald, fratello di Teodolinda) usurpasse il trono nel 553.
Il regno passò poi ai suoi figlio Pertarito e Godeperto, ma questi subirono il ritorno dei Gausi di Grimoaldo. Pertarito riuscì a recuperare il trono nel 671 e lo tenne fino al 688.
Le vicende della successiva generazione di re Lethingi (che dominarono il regno fino al 712) saranno narrate in seguito!
Le stirpi reali dei Longobardi: i Gausi
Ho deciso di arricchire le mie genealogie lavorando alle principali casate dei Longobardi: i Gausi di Alboin e i Lethingi-Bavaresi di Teodolinda, iniziando con appunto i Gausi.
In realtà la dinastia dei Gausi strappò il potere ai Lethingi (la più antica casa reale dei Longobardi nel V-VI secolo) grazie ad Audoin(o) che divenne Re usurpando l’ultimo erede dei Lethingi, il piccolo Walthari.
Ad Audoin successe il figlio Alboin(o) che si alleò con gli Avari, per poi decidere di invadere l’Italia nel 568. Alboin fece suo nipote Gisulf I duca del Friuli, creando una forte base di potere dei Gausi in questa regione.
Nel 571 Alboin fu assassinato dalla sua seconda moglie Rosmunda (del clan reale dei Gepidi), mentre sua figlia Alpsuinda fu inviata a Costantinopoli dopo che Rosmunda e il suo partito anti-gausi si rifugiò a Ravenna.
In seguito, il regno dei Longobardi passò ad altre dinastie, ma i Gausi friulani mantennero una stretta alleanza con l’Impero romano, che vedevano come la migliore occasione per recuperare il regno. Gisulf I fu succeduto dal fratello Grasulf I e poi dal figlio Gisulf II, che fu ricondotto alla dipendenza dal regno longobardo dalla coppia dei regnanti longobardi: Teodolinda e Agilulfo.
Come narro nell’episodio 114 “Il friuli”, è possibile che Agilulfo abbia tramato con gli Avari per rimuovere Gisulf II. Gli Avari invasero il Friuli, uccidendo Gisulf II e trascinando i figli in prigionia. Nonostante questo, i figli di Gisulf II divennero a loro volta duchi, ma morirono in circostanza misteriose in una trama con gli esarchi di Ravenna.
A questo punto il ducato del Friuli passò a loro zio Grasulf II, ma gli ultimi figli di Gisulf II (Rodaldo e Grimoaldo) fuggirono a Benevento, dal duca Arichis. Rodoaldo divenne con il tempo successore di Arichis, alla sua morte Grimoaldo divenne duca di Benevento. Infine, nel 662 – a quasi un secolo dalla perdita del regno – Grimoaldo recuperò ai Gausi il regno longobardo.
Suo figlio fu duca di Benevento e un altro figlio gli successe brevemente al regno, ma fu l’ultima volta dei Gausi alla guida del regno longobardo.
I Merovingi, seconda parte: la faida reale
Chlothar I morì lasciando il regno a quattro figli, secondo la disastrosa abitudine franca. Chilperic aveva avuto i quattro figli maschi da due sorelle, Ingund e Aregund, scandalosamente sposate in contemporanea (i Franchi erano ancora poligami all’epoca). A Sigebert I andò l’Austrasia, a Charibert il regno di Parigi, a Guntram quello della Borgogna (Orleans) e a Chilperic (l’unico figlio di Aregund) il piccolo regno di Soissons. In basso la divisione: in blu Sigebert, in viola Charibert, in verde Guntram, in arancione Chilperic (chiaramente con il regno più piccolo)
Le cose cambiano già nel 567, con la morte di Charibert, il regno viene ridiviso a tre tra Sigebert (verde), Guntram (viola) e Chilperic (rosa) che mi pare il maggior beneficiario, diventando Re della Neustria. Questo è anche l’anno in cui Sigebert sposa Brunhilde dei Visigoti, poco dopo anche Chilperic sposerà la sorella Galswintha.
Galswintha viene però assassinata da Chilperic, forse su istigazione della sua amante Fredegunda, che diviene presto regina sposando Chilperic. Brunhilde e Sigebert dichiarano guerra a Chilperic per vendicare la morte di sorella e cognata, e per poco Chilperic non viene completamente sconfitto. Al momento della vittoria, Sigebert viene però assassinato e Chilperic torna ad essere Re della Neustria.
Chilperic muore però nel 584, portando ad una nuova guerra in cui si afferma l’autorità di Guntram anche sulla Neustria. Fredegunda, vedova di Chilperic, prende ufficialmente le redini del regno e riesce a garantirsi un piccolo regno per sè e suo figlio Chlothar II. Nel 587, con il trattato di Andelot, Guntram (senza figli) nomina il figlio di Brunhilde (Childebert II) suo erede. Brunhilde e Guntram governano il grosso del regno dei Franchi fino al 592, quando muore Guntram e tutto passa a Childebert II, che a sua volta però muore presto (nel 596). In basso, in arancione il territorio di Fredegunda, in blu quello di Brunhilde, in verde quello di Guntram.
Alla morte del figlio Childebert II, Brunhilde eleva al trono i nipoti Theodebert II e Theoderic II, uno a capo nominalmente dell’Austrasia, l’altro della Borgona. Ma a comandare, non dubitate, è sembre Brunhilde, che prova a muovere (senza successo) contro l’eterna rivale Fredegunda, che riesce però a sconfiggere ogni avanzata austrasiana e difende con i denti il suo regno del Nord. Fredegunda muore nel 597, lasciando la Neustria nelle mani del giovane figlio Chlothar II.
Brunhilde calca troppo la mano sui suoi regni e, dopo una congiura di potenti nobili Franchi, viene estromessa dall’Austrasia e si ritira in Borgogna nel 612. A questo punto muove contro l’Austrasia e riesce a sconfiggere le forze austrasiane, mettendo a morte suo figlio Theodebert II. L’altro figlio è assassinato poco dopo, ma la terribile nonna dei Franchi decide di elevare al trono il pronipote Sigebert II. A questo punto però la Franchia si unisce contro di lei, sotto la bandiera del figlio di Fredegunda, Chlothar II. Sibebert e Brunhilde vengono brutalmente uccisi e Chlothar II diviene Re di tutti i Franchi, anche se il potere devolve in gran parte ai suoi nobili. Il settimo secolo sarà un secolo di costante riduzione dell’autorità reale dei Merovingi, mentre si affermeranno i Maestri di Palazzo, fino a che i più forti tra questi (i maestri di palazzo dell’Austrasia) riuniranno il regno sotto una nuova dinastia, i Carolingi.
La dinastia di Giustino e Giustiniano, fino alla morte di Maurizio (527-602)
Zio Giustino aveva due nipoti molto capaci: Pietro Sabbazio (dal padre Sabbazio) e Germano, decise di adottare il primo (che cambiò il suo nome in Giustiniano). Ovviamente Giustiniano sposò la sua regina di cuori, Teodora.
Come potenziali successori a Giustiniano abbiamo diverse persone, ma è ovvio che il suo cugino più giovane – Germano – fu a lungo l’erede apparente o almeno il più probabile. Morì però nel 550, mentre preparava la spedizione in Italia, per la quale aveva sposato Matasunta (Matasuinta), la principessa degli Amali.
Dopo la sua morte, i due principali potenziali eredi furono Giustino e….Giustino. Si intende Giustino il figlio di Germano (un capace soldato) e il Curopalate Giustino, alto burocrate della capitale e nipote di Giustiniano. Alla fine sarà il secondo a vincere, condannando il primo a morte e diventando imperatore nel 565. Giustino II finirà però per collassare sotto il peso del ruolo imperiale, o forse dei suoi dèmoni personali. La sua pazzia porterà sua moglie – la potentissima Sophia – a diventare reggente nel 573. Sophia convincerà l’imperatore ad adottare il suo migliore generale – il Comes Excubitores Tiberio – dandogli anche il ruolo di Cesare. Alla morte di Giustino II, nel 578, Tiberio diverrà imperatore con il titolo di Tiberio II.
Sophia proverà a convincere Tiberio a divorziare da sua moglie Ino Anastasia e sposare lei, la reggente, ma alla fine sarà Ino a vincere e prendere il potere come la vera Augusta dell’Impero. Alla morte di Tiberio, nel 582, la figlia di Ino (Costantina) sposerà Maurizio, il Comes degli Excubitores di Tiberio (notare il parallelismo). Maurizio diverrà imperatore e regnerà tra successi e sconfitte per due decenni. La sua tragica morte, nel 602, porrà fine alla “dinastia” (intesa in modo lasco), al concetto di passaggio legittimo del potere e ad un’epoca. Inaugurando tempi molto foschi per Costantinopoli, l’Impero e tutto il Mediterraneo.
La dinastia dei Merovingi, prima e seconda generazione (481-561). Legami con Teodorico e i Longobardi
Le prime generazioni di Franchi e come si relazionano a diversi regnanti italiani. Il capostipite del potere franco (anche se non della dinastia merovingia, che affonda più indietro di almeno un paio di generazioni), Clovis è la figura centrale della dinastia. Il conquistatore di gran parte della Gallia e colui che ha convertito il regno al cristianesimo. Clovis è anche imparentato con il suo grande rivale – Teodorico – che ha sposato sua sorella.
Alla morte di Clovis (511) gli succedono i quattro figli che si spartiscono il regno: Theuderic (il più anziano), Chlodomer, Childebert e Chlothar. Sua figlia Clotilde aveva invace sposato il nipote di Teodorico – Amalaric – che gli succederà al regno dei Visigoti (per poi venire assassinato).
Chlodomer, re di Orleans, muore piuttosto presto e il regno è diviso in tre dai tre figli rimasti. Si iniziano a formare i regni dei Franchi che abbiamo imparato a conoscere: Childebert è re in sostanza della Neustria, Theuderic dell’Austrasia (vedere mappa nella sezione mappe). Alla morte di Theuderic, il regno di Austrasia passa a Theudebert I, un re molto ambizioso che è il primo a battere moneta d’oro. Theudebert invaderà l’Italia durante la guerra greco-gotica, senza grande successo. Sposerà Deoteria (una nobile gallo-romana) e poi una principessa longobarda della dinastia dei Lethingi, Wisigarda figlia di Wacho. Wacho era Re dei Longobardi al tempo in cui si trovavano in Pannonia, ed era un alleato dell’Impero di Giustiniano. L’alleanza franco-longobarda servì anche a tenere questi ultimi fuori dalla guerra in Italia.
Alla morte di Theudebert, gli successe il suo debole e giovane figlio Theodebald. Sotto di lui, i Franchi invasero l’Italia per sottrarla a Narsete, ma furono sconfitti. Anche Theodebald sposò una principessa longobarda, questa però era la sorella di Wisigarda, Waldrada. Alla prematura morte di Theodebald, il suo erede Chlothar (di cui parleremo) la diede in sposa al duca della Baviera, Garibald. Da lei nascerà Teodolinda, la futura regina d’Italia. Con la morte di Theodebald, si estinse la linea franca di Austrasia, e tutta la parte orientale del regno fu ereditata da Chlothar I.
Lo stesso avvenne in sostanza con la Neustria: Childebert morì senza figli maschi, e quindi il regno tornò ad essere unito, per pochi anni, nelle mani di Chlothar I. Le future generazioni di re merovini discenderanno tutte da lui.