Come i romani condannarono a morte i pagani – parte IV – Graziano e Teodosio (375-395 d.C.)

Guida concisa alla normativa romana anti-pagana C.Th. XVI.I.2 Vogliamo che tutti i popoli che ci degniamo di tenere sotto il nostro dominio seguano la religione che san Pietro apostolo ha insegnato ai Romani (…) cioè che, conformemente all'insegnamento apostolico e alla dottrina evangelica, si creda nell’unica divinità del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo … Leggi tutto Come i romani condannarono a morte i pagani – parte IV – Graziano e Teodosio (375-395 d.C.)

Come i romani condannarono a morte i pagani – parte III – Giuliano e Valentiniano (361-375 d.C.)

Guida concisa alla normativa romana anti-pagana L’imperatore Costanzo II alla sua morte, avvenuta probabilmente per cause naturali durante la campagna sasanide del 361 d.C., lasciò in eredità un impero cristiano ancora sospeso tra l’arianesimo, dottrina da lui sostenuta e promossa, e il credo niceno. Dove la sua eredità risultava invece più chiara e univoca, come … Leggi tutto Come i romani condannarono a morte i pagani – parte III – Giuliano e Valentiniano (361-375 d.C.)

Come i romani condannarono a morte i pagani – parte II – Costanzo II (337-361 d.C.)

Guida concisa alla normativa romana anti-pagana Alla morte di Costantino nel 337 d.C. l’impero poteva vantare già ben 24 anni continui di politiche religiose in favore del cristianesimo, che in un modo o nell’altro avevano cambiato profondamente la faccia e le istituzioni dell’impero. Tuttavia, come abbiamo messo in luce nell’articolo precedente di questa serie, Costantino … Leggi tutto Come i romani condannarono a morte i pagani – parte II – Costanzo II (337-361 d.C.)

Episodio 4, Il Gioco del Trono (337-355)

https://open.spotify.com/episode/1UKF0d6VZQwKyvnsPDeRTP?si=DvVQ7G42Txak4buf6IIOaQ Come si sa, al Gioco del Trono o si vince o si muore, non c'è una terza possibilità. E in questo episodio molti tra gli eredi di Costantino giocheranno e molti morranno. Alla fine ne rimarrà in piedi solo uno ma chiederà aiuto al più inaspettato dei suoi parenti.